Cos'è il servizio civile universale

Con il Dlgs. 6 marzo 2017, n. 40 viene istituito il Servizio Civile Universale, che punta ad accogliere tutte le richieste di partecipazione da parte dei giovani che, per scelta volontaria, intendono fare un’esperienza di grande valore formativo e civile, attraverso uno strumento in grado anche di dare loro competenze utili per l’immissione nel mondo del lavoro e modificando il sistema del Servizio Civile Nazionale, istituito dalla legge 6 marzo 2001, n. 64.

La riforma tende a rafforzare il carattere peculiare del Servizio Civile in quanto strumento di difesa non armata della Patria, distinguendo la suddetta finalità dai settori d’intervento, che costituiscono gli ambiti in cui si attuano gli interventi del Servizio Civile Universale e che sono:

  • assistenza, protezione civile, patrimonio storico artistico e culturale, patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, educazione e promozione culturale e dello sport, agricoltura in zona di montagna e agricoltura sociale e biodiversità, promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata;
  • promozione e tutela dei diritti umani;
  • cooperazione allo sviluppo;
  • promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Il Servizio Civile Universale prevede la partecipazione, oltre che dei cittadini dell’Unione europea, anche degli stranieri residenti in Italia, al fine di eliminare disparità di trattamento e favorire l’integrazione dei cittadini di altri Paesi, europei ed extraeuropei, con i cittadini italiani. La riforma pone una particolare attenzione alle problematiche dei giovani, in considerazione del fatto che essi rappresentano una delle categorie più colpite dalla crisi economica. Uno degli obiettivi di questo provvedimento è di coinvolgere i giovani con minori opportunità che avranno maggiori occasioni di partecipazione agli interventi di servizio civile, anche in considerazione della previsione di meccanismi di premialità a favore degli enti che realizzeranno gli interventi con l’impiego di questi giovani. Il nuovo sistema riconosce inoltre agli operatori volontari del servizio civile universale impegnati in interventi da realizzarsi in Italia la possibilità di effettuare il servizio all’estero per un periodo di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea, al fine di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione nonché di facilitare lo sviluppo di un sistema europeo di servizio civile.

In alternativa i giovani volontari, per il medesimo periodo, possono usufruire di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro. A favore dei giovani è previsto il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite, al fine di consentirne l’utilizzo in ambito lavorativo e nei percorsi di istruzione E’ inoltre previsto un modello flessibile di servizio civile con prevede una durata modulare dei progetti, tra gli otto e i dodici mesi, in base alle esigenze di vita e di lavoro dei giovani.

COSA OFFRE?

Diventare volontario di Servizio civile aggiunge alla volontà di dare qualcosa di sé agli altri e al proprio Paese la possibilità di acquisire conoscenze e competenze pratiche ma più in generale rappresenta un’occasione di crescita personale e di formazione. Per questo il Servizio civile universale può rappresentare un’utile esperienza da spendere in ambito lavorativo.

La legge prevede che vengano determinati i cosiddetti crediti formativi per coloro che prestano il Servizio civile universale, che possono essere poi riconosciuti nell’ambito dell’istruzione o della formazione professionale. Anche le università possono riconoscere crediti formativi per attività prestate nel corso del Servizio civile universale rilevanti per il curriculum degli studi. Per i volontari è stabilito un rimborso mensile di 507,30 euro (a cui vanno aggiunti circa altri 450 euro di indennità extra per quanti sono impegnati in progetti all’estero). L’attività svolta non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità. L’anno di servizio è inoltre riconosciuto ai fini del trattamento previdenziale  riscattabile, in tutto o in parte, a domanda dell’assicurato, e senza oneri a carico del Fondo nazionale per il servizio civile e sono previste l’assistenza sanitaria gratuita e il riconoscimento di un punteggio nei concorsi pubblici. I giovani che scelgono di partecipare alla realizzazione di progetti di Servizio civile universale hanno diritto ad avere una formazione generale ed una specifica. La formazione generale è basata sulla conoscenza dei principi che sono alla base del servizio civile universale. La formazione specifica è inerente alla peculiarità del progetto. La durata complessiva della formazione generale e specifica non può essere inferiore a 80 ore.

          

 

 

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